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La Via Francigena

A piedi verso Roma

Italia 24 - 31 Ottobre 2016
8 giorni (7 notti)

Il pellegrinaggio a Roma, in visita alla tombe degli apostoli Pietro e Paolo, era nel medioevo uno dei tre luoghi principali di pellegrinaggio insieme alla Terra Santa e a Santiago di Compostela. Per questo l’Italia era percorsa continuamente da pellegrini di ogni parte d’Europa diretti a Roma. I pellegrini provenienti soprattutto dalla Francia cominciarono, a partire dal secolo IX, ad entrare in Italia superando le Alpi fra il Piemonte e la Valle d’Aosta, dando così alla strada che da lì arrivava a Roma il nome di Francigena, cioè “dei francesi”. Nell’anno del Giubileo, attraversando diverse regioni del nord e del centro Italia, giungiamo alla mèta, la basilica di san Pietro e la basilica di san Paolo.

Partenza da Torino in pullman Gran Turismo verso Aosta, capoluogo della regione autonoma della Valle d’Aosta, fondata dai romani nel primo secolo a.C. Da quel momento la città ha conosciuto uno sviluppo costante per la sua posizione all’incrocio delle strade che arrivano dalla Francia e dalla Svizzera, diventando nel medioevo attivo centro religioso e tappa della Via Francigena. Passeggiata nel centro storico per la visita dei monumenti dell’epoca romana (porta Pretoria, resti del teatro e dell’anfiteatro, arco trionfale d’Augusto) e le testimonianze medievali (cattedrale e collegiata di sant’Orso con il chiostro dai capitelli istoriati). Pranzo libero. Camminata (4 km) da Bard a Pont-Saint-Martin lungo la Via Francigena seguendo il tracciato della Strada Romana delle Gallie tra rocce e terrazzi con terreni adatti alla coltivazione della vite e all’insediamento dei villaggi. Nella zona di Donnas si percorre un tratto della strada romana lungo qualche centinaia di metri completamente scavato nella roccia, per poi arrivare a Pont-Saint-Martin e percorrere il maestoso ponte romano. Trasferimento ad Ivrea, sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

Colazione. Partenza in pullman verso la provincia di Vercelli per raggiungere San Germano Vercellese. Il nome del paese deriva da quello di San Germano vescovo di Auxerre, patrono e protettore del paese, fin dal suo primo passaggio in terre vercellesi nel V secolo. Secondo la tradizione, egli avrebbe fatto sosta in paese, durante il suo viaggio dalla Francia a Ravenna, capitale dell’Impero Romano d’Occidente, dove si stava dirigendo per a far visita all’imperatrice. Compito primario di Germano è stato quello di formare nuovi sacerdoti e missionari (in particolare, provvede a istruire Patrizio, futuro evangelizzatore dell’Irlanda) e a cercare di trovare i mezzi per proteggere le popolazioni della Gallia dalle invasioni dei popoli barbarici in arrivo dall’Europa orientale. In cammino lungo la Via Francigena da San Germano Vercellese a Salasco (5 km) attraversando la pianura coltivata a riso, che ha formato un paesaggio del tutto peculiare denominato “terre d’acqua”, perché quando in primavera i campi vengono allagati creano l’aspetto di un immenso “lago a quadretti”. Sono frequenti gli incontri con diverse specie avicole, attirate nella zona dalla presenza degli specchi d’acqua. Pranzo libero. Arrivo a Vercelli e visita del centro storico, dove s’incontrano la basilica di sant’Andrea (uno dei primi edifici gotici in Italia, realizzato agli inizi del Duecento), la cattedrale di sant’Eusebio in stile barocco e il museo del Tesoro del Duomo (nella cui Biblioteca si trova una raccolta di manoscritti databili dal IV al XV secolo, tra i quali il “Vercelli Book”, considerato uno tra i più antichi testi in lingua anglosassone, risalente alla fine del X secolo). Trasferimento nell’area di Fidenza. Sistemazione in albergo, cena e pernottamento. 

Colazione. Visita della cattedrale di Fidenza dedicata a San Donnino, costruita fra il XII e XIII secolo. Sulla facciata si trovano bassorilievi che raffigurano pellegrini in cammino lungo la Via Francigena. Riprendiamo il pullman e iniziamo a salire verso gli Appennini, verso il passo della Cisa, valico situato ad un’altitudine di 1040 m, dove la Via Francigena inizia l’ingresso in Toscana. Camminata da Topelecca a Pontremoli (6 km) seguendo il sentiero che, fra boschi di faggio e castagno, scende verso la Lunigiana. A Pontremoli nella chiesa di San Pietro è conservato un labirinto, inciso nell’arenaria, simbolo del pellegrinaggio e delle difficoltà da superare prima di pervenire a Roma, la meta finale. Pranzo libero. Si prosegue per Lucca, dove entriamo nel Duomo, eretto secondo lo stile romanico-gotico durante i secoli XI-XIII. Anche qui, si trova un “labirinto” che indica la necessità di compiere un percorso interiore da effettuare prima di varcare la soglia della chiesa e passare dal mondo “profano” al mondo “spirituale”. L’interno custodisce il “Tempietto del Volto Santo” (antico crocifisso ligneo che, secondo la tradizione, riproduce la vera immagine del volto di Cristo) e la tomba di Ilaria del Carretto, opera di Iacopo della Quercia, ritenuta una delle più importanti creazioni della scultura italiana del ’400. Sistemazione in albergo e cena. In seguito, passeggiata nel centro storico seguendo un itinerario che percorre le vie medievali, fiancheggiate da antiche case e torri, e la cerchia bastionata di mura dei secoli XV-XVII per la visione sopraelevata della cittadina. Rientro in albergo e pernottamento.

Colazione. Raggiungiamo Gambassi, sulle colline che dominano la Val d’Elsa, in provincia di Firenze, dove si trova la pieve di Santa Maria a Chianni del secolo XIII, in stile romanico-pisano. In marcia da Gambassi a San Gimignano (13 km) fra campagne e colli boscosi. Pranzo libero. Passeggiata nel centro storico di San Gimignano, sul quale incombono le massicce torri (simbolo di potenza delle famiglie più importanti della città durante il medioevo), incontrando la Collegiata di Santa Maria Assunta in stile romanico (le pareti della chiesa sono interamente coperte da affreschi che raccontano le Storie del Nuovo e del Vecchio Testamento dipinte da pittori della scuola senese del XIV secolo) e il Palazzo Comunale, costruito nel XIII secolo. Nel XIII secolo si contavano nella cittadina nove “ospitali” per i pellegrini, oggi sono ancora visibili le chiese degli ospitali di San Jacopo (affidata ai Cavalieri templari), San Giovanni e San Bartolo (entrambe dei Cavalieri di Gerusalemme). Ci spostiamo verso Monteriggioni, borgo su un’altura costruito dai Senesi nel secolo XIII come avamposto contro Firenze. Conserva intatta la cerchia tonda delle mura duecentesche, munite di 14 torri quadrilatere. Sistemazione in albergo nell’area di Monteriggioni, cena e pernottamento.

Colazione. Visita panoramica del centro storico di Siena partendo da piazza del Campo, a forma di conchiglia, con il Palazzo Comunale del Trecento e la torre del Mangia (torre civica del palazzo Comunale, alta 102 m e compiuta nel 1348). Ingresso nel Duomo di Siena, monumento in stile gotico, famoso per il pavimento suddiviso in riquadri istoriati con scene di vita sacra. Davanti al Duomo, si trova l’Ospedale della Scala, che testimonia l’antica vocazione all’accoglienza di queste terre solcate nei secoli da fiumane di pellegrini, mercanti e soldati diretti a Roma. Raggiungiamo la basilica di san Domenico, al cui interno si è svolta gran parte della vita mistica di santa Caterina. Anche santa Caterina è collegata alla storia della Via Francigena, in quanto l’ha percorsa verso Roma nella sua opera di consiglio ai Pontefici del suo tempo. Nella basilica si trova la cappella dedicata alla santa con le reliquie e un affresco che la rappresenta fedelmente. Pranzo libero. Camminata (10 km) da Isola d’Arbia a Quinciano nel paesaggio delle Crete Senesi, circondati da campi coltivati. Lungo il percorso si trova la Grancia di Cuna, fattoria fortificata risalente al medioevo: qui si raccoglieva tutto il grano prodotto nelle campagne circostanti, ma fin dal XII secolo era anche luogo di accoglienza per pellegrini gestito dall’Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena. Sistemazione in albergo, nell’area di Montalcino (località nota per la produzione di vino fin dal medioevo), cena e pernottamento.

Colazione. Ci spostiamo verso il Lazio, per raggiungere Bolsena, adagiata sulle colline a fianco del lago di Bolsena, tra coltivazioni di vite, ulivi e castagni. Passeggiata nel centro storico medievale di Bolsena e visita della basilica di santa Cristina, dove si trova la cappella del miracolo eucaristico, che è all’origine della festa del Corpus Domini. Un sacerdote del secolo XIII aveva dubbi sulla transustanziazione, ma mentre celebrava la messa nella chiesa di Santa Cristina, l’ostia prese a sanguinare, segno miracoloso del mistero dell’incarnazione di Cristo. Pranzo libero. Arriviamo a Montefiascone, sorta sull’antico cratere vulcanico del lago di Bolsena e scelta da diversi pontefici come residenza tra il XIII e il XIV secolo. In cammino (4 km) fra campi coltivati e pascolo, dove abbondano greggi di pecore, percorrendo un tratto di basolato d’epoca romana della via Cassia Antica lungo 2 km circa, alle porte di Montefiascone, ancora in ottime condizioni a più di duemila anni della costruzione della strada. Trasferimento a Viterbo, il cui centro storico, ancora oggi cinto dalle mura, nasce da un accampamento longobardo. Durante il medioevo, la città è stata un libero comune, poi sottomessa all’imperatore fino a quando nel secolo XIII passò sotto il controllo di Roma, diventando nota come la “Città dei Papi” a causa della loro frequente presenza. Sistemazione in albergo a Viterbo e cena. Passeggiata panoramica nella città vecchia di Viterbo: Palazzo Comunale (risalente ai secoli XV-XVI), Cattedrale (eretta nel secolo XII con la facciata rinascimentale del 1570), Palazzo Papale (costruito in stile gotico nel secolo XIII, fu utilizzato per numerosi conclavi), quartiere medievale di san Pellegrino (una contrada del secolo XIII conservata quasi integra con le sue torri, le case con le finestre a bifore e le fontane). Rientro in albergo e pernottamento.

Colazione. Partenza in pullman verso Capranica, antico borgo etrusco-romano situato su una rocca tufacea e importante presidio della Santa Sede nel medioevo. Passeggiata tra stretti vicoli, chiese medievali e il castello che ha ospitato il poeta Petrarca. Marcia a piedi da Capranica a Sutri (8 km) percorrendo la valle Mazzano, in un bosco selvaggio sovrastato da rocce tufacee. Prima di entrare a Sutri, ci si inoltra in una zona archeologica comprendente una necropoli etrusca, un anfiteatro romano completamente scavato nel tufo e la chiesa della Madonna del Parto (in origine, tomba etrusca, poi adattata a luogo di culto dedicato al dio Mitra durante l’epoca romana e in seguito trasformata in chiesa durante il medioevo). Pranzo libero. Ci spostiamo verso Roma per percorrere a piedi l’ultimo tratto della Via Francigena (4 km): arrivati in città, imbocchiamo la Via Trionfale, lungo la quale passavano gli eserciti romani, a seguito di una vittoria sul nemico, per riscuotere gli onori del popolo e percorsa, durante tutto il medioevo, dai pellegrini provenienti dalla Via Francigena che arrivavano nella città eterna. Seguendo la Via Trionfale, i pellegrini salivano sull’altura più elevata di Roma, Monte Mario, e ammiravano con gioia la meta del loro cammino: la basilica di San Pietro. Da qui il nome di Mons Gaudi, monte della gioia, con cui il monte era chiamato nell’epoca medievale. Arrivo a piedi alla basilica di san Pietro. Sistemazione in albergo a Roma, cena e pernottamento.

Colazione. Ingresso nella basilica di san Paolo fuori le mura, anch’essa  costruita sul luogo di sepoltura dell’apostolo. Sotto l’altare maggiore si trova la tomba di san Paolo, un sarcofago di marmo tornato alla luce nel 2006. Partenza da Roma diretti verso Torino. Durante il rientro, si prevede una sosta a Sarzana, antica cittadina ligure al confine con la Toscana, tappa della Via Francigena, e passeggiata nel borgo storico dove si trovano la cattedrale in stile romanico-gotico rivestita di marmo bianco (al suo interno è custodita la più antica croce dipinta italiana datata 1138 e la cappella del “Preziosissimo Sangue”, nella quale, secondo la tradizione, si conserva un’ampolla contenente parte del sangue di Gesù), la pieve di Sant’Andrea (il più antico edificio della città risalente al sec. X), la chiesa di San Francesco (risalente all’epoca del santo). Pranzo libero. Rientro alla località di partenza e arrivo in serata.

MEDITAZIONI Lungo il cammino sono previste soste di riposo arricchite da meditazioni, a cura di Effatà Tour, tratte da racconti di viaggio di pellegrini, ricerche di storici e documenti medievali. La “Via Francigena” diventa l’occasione per praticare un percorso di spiritualità e vivere il cammino come viaggio interiore.


APPROFONDIMENTI

Durante i trasferimenti in pullman l’accompagnatore di Effatà Tour introduce e commenta letture di brani, ascolti musicali, proiezioni audiovisive, che contribuiscono a cogliere aspetti artistici, storici, spirituali e culturali relativi alla “Via Francigena”.

  • Quota di partecipazione:
    € 1.260,00
  • Partenza da:
    Cuneo – Torino
  • Spese apertura pratica:
    € 45
  • Trasporto:
    Pullman
  • Prenotazione:
    Entro il 26 Settembre 2016 o oltre, fino ad esaurimento posti
Scheda di prenotazione

LA QUOTA COMPRENDE: Trasporto in pullman G.T. per le località indicate, visite ed escursioni come da programma con ingressi a pagamento inclusi • Sistemazione in hotel di 3/4 stelle (o istituto religioso) in camera doppia con servizi privati • Trattamento di mezza pensione dalla cena del 1° giorno alla colazione dell’ultimo giorno • Accompagnatore specializzato nella Via Francigena per tutto il percorso

LA QUOTA NON COMPRENDE: Le bevande ai pasti • Ingressi ed escursioni non indicati in programma • Tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”

SUPPLEMENTI: Camera singola: € 280,00

ESCURSIONI A PIEDI: Le tappe a piedi seguono la Via Francigena, sono facoltative (pullman a disposizione durante le tappe) e si svolgono su sentieri non asfaltati. Si raccomanda di portare con sé, oltre ai normali bagagli, un piccolo zaino, borraccia, occhiali da sole, cappello, giubbotto antipioggia, vestiti e scarpe comode.