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L’Uomo della Sindone (3 giorni)

La vita spirituale di Torino

Italia 15 - 17 Maggio 2015
3 giorni (2 notti)

La Sindone è un telo di lino che ha avvolto il corpo di un uomo morto a causa della crocifissione, riportandone un’immagine tuttora inspiegabile. Secondo la tradizione si tratta del lenzuolo usato per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro. Papa Giovanni Paolo II ha definito la Sindone “specchio del Vangelo”, perché l’immagine in essa presente ha un rapporto profondo con quanto i Vangeli raccontano della passione e morte di Gesù. Inoltre è un richiamo al dolore di ogni uomo, alle sofferenze a cui spesso non sappiamo neppure dare un nome. Dal 1578 la Sindone è custodita a Torino e la sua presenza permea la città: questo viaggio è l’occasione per partecipare all’ostensione della Sindone seguendo un percorso fra storia e scienza e scoprendo la vita spirituale di Torino, con la visita ad alcune chiese e luoghi sacri fra i più significativi, che sono come una corona attorno al duomo di san Giovanni Battista e alla sua Sindone.

Scoprire la Sindone

Tutti coloro che si interessano della Sindone, siano essi scienziati, storici, fisici, chimici o medici legali, scettici o credenti, conoscitori profondi od orecchianti, indistintamente, si pongono la domanda: «Vera o falsa?».
Bruno Barberis

Ritrovo dei partecipanti, nel pomeriggio, presso la stazione ferroviaria di Torino Porta Susa. Si raggiunge il cuore spirituale di Torino, il santuario dedicato a Maria Consolatrice, detto comunemente “La Consolata”, dove, nell’Ottocento, intorno ad un nucleo di sacerdoti si organizza un’intensa attività caritativa: fra questi, punto di riferimento è san Giuseppe Cafasso, guida spirituale di don Bosco che lo indirizza ad aiutare i ragazzi disagiati di Torino, dai piccoli spazzacamini agli ex detenuti. L’edificio sorge sui resti dell’originaria chiesa di sant’Andrea del secolo X e le forme attuali seguono il progetto dell’architetto Guarino Guarini, attivo durante il secolo XVII. All’interno si trova l’immagine della “Consolata” e sono visibili numerosi ex-voto donati dai fedeli in ringraziamento per un evento miracoloso. A breve distanza si trova la basilica del Corpus Domini, eretta agli inizi del secolo XVII sul luogo dove, nel 1453, è avvenuto un miracolo eucaristico: l’Ostia consacrata, che era stata precedentemente rubata con altri oggetti, si innalza nel cielo di Torino e rimane lì sospesa fino a quando non giunge il vescovo che la porta in duomo. Sistemazione in albergo e cena. Ci spostiamo presso la chiesa della Confraternita del SS. Sudario, edificata in stile barocco nel secolo XVIII (nel cui presbiterio è collocata una copia fotografica in grandezza naturale della Sindone esposta nella cornice utilizzata per le ostensioni del 1931 e del 1933), per l’incontro con un esperto di sindonologia sul tema «Sindone, storia e scienza». In seguito, guidati dal sindonologo, entriamo nel Museo della Sindone, ospitato nella cripta della chiesa, per una visita serale durante l’apertura straordinaria riservata al nostro gruppo. Il museo propone un’informazione completa sulle ricerche sindonologiche, cogliendone gli aspetti storici, scientifici, devozionali e artistici. Rientro in albergo e pernottamento.

Guardare la Sindone

A tutti i cercatori del tuo volto,
mostrati, Signore.
David Maria Turoldo

Colazione. Ci dirigiamo verso il duomo di San Giovanni Battista, in stile rinascimentale, situato in prossimità dell’area archeologica romana con la Porta Palatina del secolo I a.C. Seguiamo il percorso per giungere, attraverso i Giardini Reali, davanti alla Sindone, prevedendo una sosta nella sala della “prelettura” (una presentazione con immagini e spiegazioni che preparano alla visione del Telo) per proseguire fino al duomo e accedere alla Sindone. Pranzo libero. Ingresso a Palazzo Reale, situato a fianco del duomo, considerato la più importante tra le residenze sabaude in Piemonte, risalente alla fine del Cinquecento e ripetutamente modificato fino all’Ottocento. All’interno si visitano le sale che rappresentano il potere politico dei Savoia e le sale della vita di corte. In seguito, entriamo nella chiesa di San Lorenzo, che fa parte del complesso di Palazzo Reale, opera di Guarino Guarini, costruita dove sorgeva l’antica cappella ducale che ospitò la Sindone dopo il suo trasferimento da Chambéry a Torino. L’architettura del Guarini esprime un percorso simbolico verticale di ascesa verso la luce. La chiesa in basso è scura, non ha finestre: rappresenta la vita terrena dell’umanità, ma, salendo con lo sguardo, la cupola diventa sempre più luminosa: si va verso la luce dell’Assoluto. Rientro in albergo e cena. Passeggiata nelle piazze del centro storico: piazza San Carlo (definita “il salotto di Torino” per i palazzi barocchi dalle forme armoniose che la delimitano, prende il nome dalla chiesa dedicata al vescovo di Milano, san Carlo Borromeo, il quale nel 1578 venne a piedi da Milano a Torino per venerare la Sindone), piazza Carignano (dove si trova Palazzo Carignano, edificato in stile barocco nel secolo XVII su progetto del Guarini), via Po con i portici che la caratterizzano e piazza Vittorio Veneto, realizzata nel secolo XIX in stile neoclassico, una delle piazze più grandi d’Europa. Ingresso in un caffè storico per gustare specialità torinesi a base di cioccolato (gianduiotti, praline). Rientro in albergo e pernottamento.

Apostoli a Torino

Il mistero pasquale ha trovato qui [a Torino] alcuni suoi splendidi testimoni e apostoli, in particolare tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. Non poteva essere diversamente nella città che custodisce una reliquia insolita e misteriosa come la sacra Sindone, singolarissimo testimone della Pasqua, della passione, della morte e della risurrezione. Di conseguenza, in tutti quegli uomini che hanno lasciato a Torino una traccia e una semente, così meravigliose, della santità: don Bosco, il Cottolengo, il Cafasso.
Giovanni Paolo II

Colazione. In occasione del bicentenario della nascita di don Bosco, raggiungiamo il complesso del Valdocco, casa madre dei Salesiani. Al tempo di don Bosco, il quartiere Valdocco era periferico e degradato: qui nel 1846 don Giovanni Bosco, presso la tettoia Pinardi, trovò la sede stabile per radunare i ragazzi raccolti in strada, organizzare l’«oratorio» (luogo di preghiera, festa e allegria) e la scuola serale. Visita della cappella Pinardi (edificata dove si trovava la tettoia Pinardi), “Camerette” di don Bosco (gli ambienti nei quali il santo è vissuto con gli oggetti a lui appartenuti), chiesa di San Francesco di Sales (la prima chiesa dell’oratorio di Valdocco), santuario di Maria Ausiliatrice (costruito da don Bosco per affidare alla protezione di Maria tutti i suoi ragazzi e dove sono custodite le spoglie del santo). Terminata la visita, raggiungiamo a piedi la vicina “Piccola casa della Divina Provvidenza”, fondata nel 1832 da san Giuseppe Benedetto Cottolengo, che in breve tempo divenne una città nella città, luogo di accoglienza per migliaia di indigenti. Ingresso nella chiesa della “Piccola casa”, dove sono conservate le reliquie del santo. In seguito, trasferimento alla stazione ferroviaria di Torino Porta Susa e rientro alla località di partenza.

Sindonologo
Nello Balossino è professore associato all’Università di Torino. Docente di Elaborazione di immagini e visione artificiale, conduce ricerche in questo ambito, applicandole a immagini industriali, biomediche, forensi, per le quali collabora con la magistratura, nonché provenienti dai beni culturali. È uno dei Vicedirettori del Centro Internazionale di Sindonologia, istituzione che si occupa di promuovere e coordinare gli studi interdisciplinari sulla Sindone. Sull’immagine sindonica conduce studi relativi alle caratteristiche dell’impronta corporea, al recupero di informazione latente come la tridimensionalità, alla evidenziazione di segni non corporei, al riscontro dell’assenza dell’impronta sul retro del telo, alla compatibilità dei tratti fisionomici con l’iconografia cristiana. Si occupa anche del Sudario di Oviedo di cui analizza le caratteristiche morfologiche della macchia ematica che lo caratterizza. Ha tenuto numerose conferenze multimediali sulla Sindone a livello nazionale come internazionale. Per Effatà Editrice ha pubblicato: Sindone. Immagini per la conoscenza (2010).

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In collaborazione con

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  • Quota di partecipazione:
    € 310
  • Partenza da:
    Torino
  • Spese apertura pratica:
    € 35
  • Trasporto:
    Pullman
  • Prenotazione:
    Entro il 08 Maggio 2015 o oltre, fino ad esaurimento posti
Scheda di prenotazione

LA QUOTA COMPRENDE: Trasporto in pullman G.T. per le località indicate (spostamenti a piedi all’interno della città) • Visite come da programma con ingressi a pagamento inclusi • Sistemazione in hotel 3 stelle in camere a due letti con servizi
privati • Trattamento di mezza pensione dalla cena del 1° giorno alla colazione dell’ultimo giorno • Incontro
con il sindonologo • Accompagnatore Effatà Tour

LA QUOTA NON COMPRENDE: Le bevande ai pasti • Ingressi non indicati in programma

SUPPLEMENTI: Camera singola: € 80,00 • Hotel 4/5 stelle: a richiesta