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I LUOGHI CARI A DON BOSCO
Torino, Colle Don Bosco, Chieri
4 giorni (3 notti)
Nel 2015 ricorre il secondo centenario della nascita di san Giovanni Bosco (1815-1888). In quasi ogni parte del mondo si trova una scuola dedicata a questo santo, attento all’educazione dei giovani seguendo il metodo preventivo, che «poggia tutto sopra la ragione, la religione e l’amorevolezza».
Venire a Torino e a Colle don Bosco può essere l’occasione per conoscere le radici dell’opera salesiana, visitare i luoghi dove don Bosco ha trascorso tutta la sua vita, inserendo la figura del santo all’interno del periodo storico della formazione dell’Unità d’Italia, delle tensioni tra Chiesa e Stato e del contemporaneo fiorire dei cosiddetti santi sociali (Cottolengo, Cafasso, Giulia di Barolo, Faà di Bruno, Murialdo).
Nel primo pomeriggio ritrovo alla stazione ferroviaria Torino Porta Susa. Trasferimento in pullman Gran Turismo a Colle Don Bosco, luogo dell’infanzia di Giovanni Bosco: la “Casetta” (una tettoia adattata ad abitazione nella quale ha vissuto il piccolo Giovanni); il “Santuarietto” in onore di Maria Ausiliatrice (realizzato in occasione del primo centenario della nascita di don Bosco, oggi è un’oasi di preghiera per l’adorazione eucaristica); il Museo Etnologico Missionario (esposizione di oggetti che testimoniano la presenza dei Salesiani nel mondo); la basilica di San Giovanni Bosco costruita sul luogo di nascita del santo (16 agosto 1815), dove sorgeva la cascina Biglione, nella quale viveva la famiglia Bosco. Sistemazione in albergo e cena nell’area di Castelnuovo Don Bosco. Incontro con un esperto sulla spiritualità e le opere di don Bosco. Pernottamento.
Se vuoi farti buono, pratica queste tre cose e tutto andrà bene: allegria, studio, preghiera. È questo il grande programma per vivere felice e fare molto bene all’anima tua e agli altri. (Giovanni Bosco)
Colazione. In marcia a piedi da Castelnuovo Don Bosco a Vezzolano (4 km) lungo il “Cammino don Bosco” fra colline coperte da vigneti. Questo percorso è stato recentemente ideato per conoscere i luoghi attraversati dal santo fra il territorio collinare di Torino e il Monferrato. Arrivo all’abbazia di Santa Maria di Vezzolano, adagiata tra le colline di Albugnano, edificata nel sec. XII in stile romanico e gotico. La facciata, decorata da capitelli e statue, alterna ai mattoni fasce in arenaria. All’interno si trova il jubé, un tramezzo risalente al periodo gotico decorato con sculture in alto rilievo raffiguranti la vita di Maria. Il chiostro, rimasto integro, presenta affreschi dei secoli XIII-XIV. L’abbazia era una delle mete di don Bosco durante le passeggiate con i ragazzi dell’oratorio. Pranzo con un menù legato alla tradizione gastronomica piemontese e attento alle materie prime selezionate direttamente tra gli artigiani locali. I vini proposti (Albugnano, Freisa d’Asti, Grignolino, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco) provengono da produttori selezionati della zona. Trasferimento a Chieri, cittadina vicina a Torino, nella quale Giovanni Bosco trascorre dieci anni (1831-1841) di studio e lavoro, importanti per la sua formazione. Qui frequenta le scuole pubbliche, fonda la Società dell’Allegria (le cui regole erano: far bene i doveri scolastici e religiosi e far crescere l’amicizia in allegria), entra in Seminario consigliato da don Giuseppe Cafasso, sua guida spirituale. Passeggiata nei luoghi di Giovanni Bosco in città e visita del museo dedicato al santo situato nelle camerate destinate a dormitorio del Seminario. Arrivo a Torino, sistemazione in albergo (zona centrale) e cena. Passeggiata nelle piazze del centro storico: piazza Castello (la piazza principale di Torino, con Palazzo Reale e la residenza sabauda Palazzo Madama), piazza San Carlo (definita “il salotto di Torino” con palazzi dalle forme armoniose), piazza Carignano (contiene Palazzo Carignano, edificato in stile barocco) e piazza Vittorio Veneto (realizzata nel sec. XIX in stile neoclassico). Pernottamento.
Colazione. Visita dedicata a cogliere l’atmosfera spirituale di Torino attraverso i luoghi della vita di don Bosco e di alcuni “santi sociali” (fra i quali, Cafasso, Cottolengo, Giulia di Barolo) a lui contemporanei: Rondò della Forca (in questa piazza circolare venivano eseguite le condanne a morte per impiccagione e qui don Giuseppe Cafasso accompagnava i condannati per confortarli); palazzo Barolo (costruito nel sec. XVII in stile barocco, residenza di Tancredi Falletti di Barolo e della moglie Giulia di Barolo, che si dedicò all’assistenza delle carcerate e intraprese insieme con il marito iniziative benefiche: scuole gratuite, assistenza ai poveri); santuario della Consolata, cuore spirituale di Torino, dedicato a “Maria Consolatrice” e realizzato in forme barocche (nel 1800, intorno ad un nucleo di sacerdoti viene organizzata l’attività caritativa che si irraggia dal santuario: fra questi, punto di riferimento è san Giuseppe Cafasso, guida spirituale di don Bosco che lo indirizza ad aiutare i ragazzi disagiati di Torino, dai piccoli spazzacamini agli ex detenuti). Pranzo con piatti della cucina tipica piemontese nel quartiere del centro storico definito “quadrilatero romano”, il cui nome deriva dal perimetro dell’antico accampamento romano, che ha dato origine alla città. In seguito, possibilità di sostare in un caffè storico dove si possono trovare specialità torinesi a base di cioccolato (gianduiotti, cremini, bicerin). La visita prosegue: basilica del Corpus Domini (eretta agli inizi del sec. XVII sul luogo dove, nel 1453, è avvenuto il miracolo eucaristico di Torino); “Casa della Volta rossa” (qui nel 1828 san Giuseppe Benedetto Cottolengo, fondava un ricovero per i malati (in seguito denominato Piccola Casa della Divina Provvidenza o “Cottolengo”, luogo d’accoglienza aperta a tutti «purché poveri»); via Garibaldi (una delle principali vie del centro storico) chiesa di San Francesco d’Assisi, dove nasce l’opera di don Bosco a fianco dei giovani immigrati dalle aree povere del Piemonte; via S. Teresa (con la casa nella quale è nato il padre dell’attuale papa Francesco); cattedrale di San Giovanni Battista (in stile rinascimentale, situata vicina all’area archeologica romana con la Porta Palatina del sec. I a.C). Rientro in albergo e cena. A seguire, incontro di meditazione a cura di Effatà Editrice: letture di brani relativi a don Bosco con intermezzi musicali. Pernottamento.
Colazione. Arrivo al complesso del Valdocco, casa madre dei Salesiani. Al tempo di don Bosco, il quartiere Valdocco era periferico e degradato: qui nel 1846 don Giovanni Bosco presso la tettoia Pinardi trovò la sede stabile per radunare i ragazzi raccolti in strada, iniziare l’«oratorio» (luogo di preghiera, festa e allegria) e la scuola serale. Visita della cappella Pinardi (costruita dove si trovava la tettoia Pinardi), “Camerette” di don Bosco (gli ambienti nei quali è vissuto con oggetti appartenuti al santo), chiesa di San Francesco di Sales (la prima chiesa dell’oratorio di Valdocco), santuario di Maria Ausiliatrice (costruito da don Bosco tra il 1864 e il 1868 per affidare alla protezione di Maria tutti i suoi ragazzi) dove sono custodite le spoglie del santo. Pranzo. Trasferimento alla stazione ferroviaria Porta Susa e rientro alla località di partenza.
Lungo il percorso sono previste soste arricchite da meditazioni, a cura di Effatà Editrice, tratte dagli scritti di san Giovanni Bosco. Il pellegrinaggio nei luoghi di don Bosco diventa l’occasione per praticare un percorso di spiritualità e vivere l’itinerario come viaggio interiore.
Durante i trasferimenti in pullman l’accompagnatore di Effatà Tour introduce e commenta letture di brani, ascolti musicali, proiezioni audiovisive, che contribuiscono a cogliere aspetti artistici, storici, spirituali e culturali relativi a san Giovanni Bosco.
- Quota di partecipazione:
€ 380,00 - Partenza da:
Torino - Spese apertura pratica:
€ 35 - Trasporto:
- Prenotazione:
Entro il 14 Luglio 2014 o oltre, fino ad esaurimento posti
LA QUOTA COMPRENDE: Trasporto in pullman G.T. per le località indicate, visite ed escursioni come da programma con ingressi a pagamento inclusi • Sistemazione in hotel 4 stelle (o istituto religioso) in camera doppia con servizi privati • Trattamento di pensione completa dalla cena del 1° giorno al pranzo dell’ultimo giorno • Incontro con l’esperto di don Bosco • Accompagnatore specializzato su don Bosco per tutto il percorso • Accompagnatore Effatà Tour
LA QUOTA NON COMPRENDE: Le bevande ai pasti • Ingressi ed escursioni non indicati in programma • Tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”
SUPPLEMENTI: Camera singola: € 90,00
ESCURSIONI A PIEDI: Le tappe a piedi da Castelnuovo Don Bosco a Vezzolano seguono il “Cammino don Bosco”, sono facoltative (pullman a disposizione durante le tappe) e si svolgono su sentieri non asfaltati. Si raccomanda di portare con sé, oltre ai normali bagagli, un piccolo zaino, borraccia, occhiali da sole, cappello, giubbotto antipioggia, vestiti e scarpe comode